EGITTO

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Con una superficie di 528 km², il Cairo (al-Qāhira in arabo) ospita una delle necropoli più affascinanti d’Egitto con le piramidi dei faraoni Khufu, Khafre e Menkaure, meglio conosciuti come Cheope, Chefren e Micerino e l’enigmatica Sfinge. Altri luoghi d’interesse sono la Cittadella di Saladino, fortificata tra il 1176 ed il 1183, la Moschea di Muhammad Ali, il mercato Khan el-Khalili con il famosissimo El Fishawi (caffè degli specchi), il Museo Egizio, il GEM (Grand Egyptian Museum), la Torre del Cairo, la Moschea di Al-Azhar e la Moschea del Sultano Hassan. Scendendo di qualche km a sud si possono visitare anche Menfi, Saqqara e Dahshur, dove ci sono le prime piramidi edificate in forma triangolare.


Cosa serve per entrare in Egitto

✅ Se decidi di partire con la Carta d’identità cartacea/elettronica valida per l’espatrio (con validità residua superiore a 6 mesi) devi portare con te 2 fototessere che ti serviranno per fare il visto VISA una volta in aeroporto; questa opzione è valida se viaggi per turismo, altrimenti necessiti del passaporto. ⚠️ In mancanza delle foto NON viene rilasciato il visto d’ingresso.

Per i minori NON è accettato il certificato di nascita con foto vidimato dalla Questura, ci vuole la C.I. o il passaporto.

✅ Se decidi di partire con il Passaporto, quest’ultimo deve avere lo spazio per poter apporre il visto VISA, quindi una pagina libera.

👉 il visto VISA ha un prezzo di 25$ (c’è anche scritto sopra) ed è obbligatorio per tutti coloro che vogliono entrare nel Paese. Viene rilasciato con un apposito tagliando da compilare all’arrivo in aeroporto se si viaggia con la carta d’identità per turismo oppure viene attaccato su una pagina bianca del passaporto sempre in aeroporto e se si viaggia per turismo, altrimenti va richiesto presso i Consolati e l’Ambasciata d’Egitto se non si viaggia per turismo.

E’ richiesto un certificato di vaccinazione contro la febbre gialla ai viaggiatori con età superiore ad un anno, qualora provengano da Paesi dove la febbre gialla è a rischio trasmissione

✅ Alcuni hotel non hanno le spine italiane per caricare il cellulare/phon/pc, per stare più tranquilli consigliamo di chiedere se sono disponibili dove si alloggia o, in alternativa, di acquistare un adattatore universale.

DOVE ATTERRARE

L’Egitto vanta molti aeroporti che vanno da Sharm el-Sheikh a Hurghada a Luxor… Se la tua destinazione è Il Cairo allora hai 2 scelte: atterrare all’Aeroporto di Cairo (CAI) che dista poco più di 25 km da Giza oppure all’Aeroporto Internazionale Sphinx (SPX) che si trova a circa 45 km da Giza.

✈︎ L’Aeroporto di Cairo (CAI) è molto grande e trafficato, ed è sicuramente la scelta principale dei visitatori internazionali. E’ costituito da 3 edifici terminal all’interno dei quali ci sono tutti i servizi ed i comfort necessari ai viaggiatori;

✈︎ L’Aeroporto Internazionale Sphinx (SPX) è stato inaugurato nel 2018 ed è utilizzato da compagnie low cost per viaggi on budget. Tuttavia, essendo neonato non offre tutti i servizi che ci si aspetterebbe da un aeroporto, non ci sono negozi e locali comfort, bensì solo un paio di strutture che vendono cibo ed un tabacchi. Noi siamo atterrati e ripartiti da qui con la compagnia Wizzair.

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CHIAMATE E UTILIZZO DATI INTERNET

Ci sono 3 opzioni per connettersi ad internet e telefonare all’estero dall’Egitto:

1. Utilizzare una eSim, ovvero una sim elettronica (virtuale) che si scarica direttamente sul cellulare senza dover inserire la sim fisica. Bisogna andare nelle IMPOSTAZIONI del proprio dispositivo mobile e nella sezione CONNESSIONI cliccare su GESTIONE SIM per vedere se il proprio telefono è abilitato, in tal caso si deve cliccare su AGGIUNGI eSIM dopo averla scaricata da un qualunque gestore. Noi in genere ci affidiamo ad Holafly che offre dei piani tariffari convenienti;

2. Acquistare una sim fisica direttamente in aeroporto in Egitto qualora il proprio dispositivo mobile non supporti la sim elettronica. All’Aeroporto Internazionale Sphinx c’è lo stand “Etisalat and” dove ci sono diversi piani tariffari molto convenienti che includono internet e telefonate con attivazione immediata; si può pagare con carta o cash;

3. Utilizzare un piano tariffario offerto dal proprio gestore, valutando il prezzo. In genere quest’opzione è la meno conveniente se la sosta in Egitto è breve, ma è una valida alternativa se il proprio dispositivo mobile non supporta la eSim e non si vuole inserire una sim fisica diversa dalla propria nel telefono.

WHATSAPP E VIDEOCHIAMATE

Se fai molte chiamate e videochiamate, sappi che in Egitto purtroppo Whatsapp funziona solo per messaggi scritti, foto, video ed audio ma NON per chiamate e videochiamate per via delle normative locali. E’ possibile in alternativa usare FaceTime (per chi ha l’iPhone), Telegram o Messenger. Noi abbiamo provato Messenger ma solo dall’Italia ci vedevano, noi dall’Egitto non riuscivamo a vedere il nostro interlocutore.

CAMBIO SOLDI E PAGAMENTI

La moneta locale è la sterlina egiziana o lira egiziana. Ogni sterlina vale circa 0,019 €. Come in tutti i nostri viaggi anche in questo ti sconsigliamo di cambiare i soldi in aeroporto per via del tasso di cambio più alto, ci andresti a perdere. In realtà potresti non cambiarli affatto in quanto accettano euro e dollari, salvo per le monete che ormai sono in disuso un po’ dappertutto; per quanto riguarda il resto, ti restituiranno per lo più banconote egiziane ma anche dollari. Noi siamo stati fortunati perché al mercato ci hanno dato il resto in euro, ma non è facilissimo ottenerlo. Ti consigliamo, quindi, a fine viaggio di spendere le banconote egiziane in souvenirs o cose del genere perché non te le ricambiano in euro e te le ritroveresti inutilizzate.

Non dare per scontato che un ristorante accetti pagamenti con la carta di credito/debito anche se ti sembra abbastanza moderno, chiedi sempre prima di sederti, così da evitare problemi se non hai con te banconote, o al contrario chiedi se accettano banconote e quali se non vuoi utilizzare la carta.

🗻💳 I siti archeologici NON accettano soldi di nessun tipo ma solo pagamenti con carta.

🤝🏻 Qualunque cosa tu debba pagare CONTRATTA sempre perché i locals cercheranno di farti pagare molto più del dovuto. Non mostrare troppo interesse per quello che vuoi acquistare oppure fingi che sia il tuo ultimo giorno lì e tutto quel che ti resta sono i soldi che intendi spendere, alla fine si arriva sempre ad un compromesso.

COME SPOSTARSI DALL’AEROPORTO ALLA CITTA’

Ci sono tuk-tuk, taxi, Uber e carretti con asini e cavalli. Quindi, evitando magari di favorire lo sfruttamento di animali che vivono in condizioni pessime, puoi optare per un Uber (noi in 4 abbiamo pagato circa 8€ in totale dal Cairo a Giza per una tratta di 26 km) oppure se sei più wild un tuk-tuk.

🚦 In Egitto NON esistono semafori ed il traffico è molto congestionato anche se le strade principali hanno 4 corsie; non è insolito trovare qualcuno che cammina contro mano… Fai attenzione quando attraversi a piedi perché non si fermano.

DOVE ABBIAMO ALLOGGIATO

Questo non è stato un viaggio organizzato da noi ma da un’agenzia che programma viaggi di gruppo, quindi non abbiamo scelto nulla se non il cibo e ci siamo affidati completamente al nostro coordinatore per la scelta dell’host. Abbiamo alloggiato a Giza al Comfort Sphinx & Pyramids Inn, una palazzina di 3 piani con terrazza (dove fare colazione o cenare) con vista piramidi. Considera che, a meno che tu non vada in un hotel di lusso al Cairo, tutta la zona di Giza versa in condizioni di povertà, quindi per strada potrai imbatterti in spazzatura, feci di cammello e, purtroppo, qualche carcassa di animale; per questo motivo non tutti scelgono di dormire in questa zona. Tralasciando tutto ciò, non c’è nulla di più emozionante che sedersi in terrazza ammirando le piramidi di Cheope, Chefren e Micerino sorseggiando un tè. La nostra stanza aveva un letto singolo ed uno matrimoniale ed un bagno con lavandino e doccia; non era malvagia, forse solo un po’ il bagno lasciava a desiderare (c’era calcare nella doccia e il lavandino emanava uno strano odore) ma non si può pretendere nulla date le condizioni generali. Nel complesso siamo stati bene.

⚠️ La cosa che ci preme dirti è di fare attenzione all’utilizzo dell’acqua del lavandino e della doccia perché non è potabile. Quando fai la doccia evita di far schizzare l’acqua nel naso, in bocca e negli occhi e lava viso e denti solo con acqua precedentemente acquistata in bottiglia sigillata onde evitare una gastroenterite. Allo stesso modo evita il ghiaccio nelle bevande e le insalate.

COSA VEDERE

Una tappa da non perdere sono le Piramidi di Giza, simbolo dell’antico Egitto. Costruite durante la IV Dinastia dell’Antico Regno, sovrastano l’omonimo altopiano e sono: la Piramide di Cheope (o di Khufu), la Piramide di Chefren (o di Khafre) e la Piramide di Micerino (o di Menkaure) con le 3 piramidi minori delle regine.

💰 Prezzo per entrare nell’area delle piramidi: 17$ escluso l’ingresso nelle piramidi.

Indirizzo del complesso: 📍 Necropoli di Giza, Al Haram, Governatorato di Giza, Egitto.

Come arrivarci: Dal centro del Cairo ci sono le linee Bus 900, 997, 355 e 357, oppure puoi prendere un Uber o un Taxi. Se invece vuoi prendere la metropolitana devi scegliere la linea 2 e scendere alla fermata “Giza” su Al Haram Road e da qui poi prendi i bus 900 o 997 o un Uber o un taxi fino al complesso. Noi abbiamo avuto a disposizione il transfer per tutto il tour messo a disposizione dall’agenzia che ci ha organizzato il viaggio.

🚾 Servizi igienici: sono presenti WC disponibili con un supplemento; uno si trova accanto alla biglietteria e l’altro vicino al negozio di souvenirs nel Museo della barca solare.

La Piramide di Cheope, conosciuta anche come “Piramide di Giza”, era considerata l’edificio più alto al mondo con i suoi 146 metri di altezza finché non venne superata dalla Torre Eiffel nel 1889. Con il passar del tempo e con l’azione degli agenti climatici, la piramide si è letteralmente accorciata fino a misurare oggi 137 metri. Formata da oltre 2 milioni di blocchi, ciascuno del peso di circa 2,5 tonnellate, quest’opera immensa ha richiesto fino a 30 anni di lavori incessanti per essere compiuta. Venne commissionata dal Faraone Cheope (in arabo Khufu), il quale decise che il suo memoriale avrebbe dovuto superare quello di suo padre Snefru a Dahshur. Del complesso di Giza, questa è la piramide più grande, ed è possibile entrarvi se non si soffre di claustrofobia. Gli spazi all’interno sono a tratti stretti ed in pendenza, ci sentiamo, pertanto di sconsigliare l’ingresso ai bambini e a coloro che non sono molto agili nei movimenti. Inoltre la via d’ingresso e di uscita è unica, i passanti si incrociano sulle passerelle. Non sono presenti né geroglifici né oggetti risalenti all’Antico Egitto, se non una vasca in granito che si pensa contenesse il sarcofago con i resti del faraone Cheope (attualmente vuota); dal momento che si tratta di un unico blocco, si evince che questa piramide sia stata costruita a partire dalle camere interne per poi essere terminata con le mura esterne, altrimenti non si spiegherebbe il passaggio del blocco nella stanza funeraria attraverso cunicoli strettissimi. La camera funeraria ha una temperatura molto alta ed è umida, si potrebbe avere la sensazione di non respirare perfettamente, per cui è bene uscire subito se si soffre di pressione bassa.

💰 Prezzo: 30$.

🕒 Orari: dalle 8:00 alle 17:00 (da aprile a settembre) e dalle 8:00 alle 16:00 (da ottobre a marzo). Gli ultimi biglietti vengono emessi un’ora prima della chiusura.

Indirizzo: 📍 Al Haram, Nazlet El-Semman, Al Haram, Giza Governorate 3512201, Egitto

La Piramide di Chefren (in arabo Khafre), è la seconda piramide più grande del complesso di Giza e si trova al centro rispetto a quella di Cheope e di Micerino. Commissionata dal figlio di Cheope, il Faraone Chefren, la piramide misurava un tempo 143 metri per poi subire la stessa sorte della sua vicina, arrivando oggi a misurare 136 metri. La parte inferiore presenta dei blocchi posizionati in maniera grossolana, quasi imprecisa, mentre man mano che si sale verso la punta questi sono più ordinati e ciò probabilmente è dovuto alle scosse sismiche che si sono ripetute nei secoli. Sulla sua sommità si può ammirare la copertura in calcare bianco di tura che in passato faceva luccicare le piramidi nel deserto. E’ possibile visitare anche l’interno di questa piramide.

💰 Prezzo: circa 12$.

🕒 Orari: dalle 8:00 alle 17:00 (da aprile a settembre) e dalle 8:00 alle 16:00 (da ottobre a marzo). Gli ultimi biglietti vengono emessi un’ora prima della chiusura.

Indirizzo: 📍 X4GJ+97F, Al Haram, Giza Governorate 3512201, Egitto.

Piramide di Micerino: è l’ultima delle 3 piramidi del complesso di Giza, elevata in onore del Faraone Menkaure (nome arabo per Micerino), figlio di Chefren. Fu terminata velocemente data la morte prematura del faraone e la sua altezza era di 65 metri iniziali, mentre oggi misura 62 metri. Presenta una breccia aperta nel 1196 da al-Malik al-ʿAzīz ʿUthmān, figlio di Saladino, il quale cercava il corredo funerario del defunto faraone. Accanto alla piramide ce ne sono 3 minori appartenenti alle spose di Menkaure, saccheggiate probabilmente già in antichità. Ad est ci sono i resti del Tempio Funerario i cui lavori iniziarono con il Faraone e proseguirono con il figlio Shepseskaf.

💰 Prezzo: circa 12$.

🕒 Orari: dalle 8:00 alle 17:00 (da aprile a settembre) e dalle 8:00 alle 16:00 (da ottobre a marzo). Gli ultimi biglietti vengono emessi un’ora prima della chiusura.

Indirizzo: 📍 X4FH+2C8، الهرم، الهرم،, Giza Governorate 3512201, Egitto.

Salendo sull’altopiano si ha una bella vista sulle piramidi e ci sono molti cammelli per poter fare un giro o semplicemente una foto. Noi abbiamo preferito non alimentare questo sfruttamento e ci siamo accontentati di qualche scatto fugace senza stressarli.

Prima di proseguire ad ammirare la Sfinge abbiamo fatto una pausa pranzo al 9 Pyramids Lounge, un ristorante panoramico dove si può ammirare il complesso di Giza gustando qualche piatto tipico egiziano. Qui è possibile trovare vino e birra (a differenza di molti ristoranti che non servono alcol) e si può pagare con carta di credito/debito. Il nostro consiglio è quello di indossare sia una giacca per il vento che un berretto per il sole (se si sceglie di stare all’aperto, perché c’è anche la possibilità di pranzare al chiuso). Noi abbiamo aspettato sui divanetti che ci facessero accomodare al tavolo all’aperto. Le piadine (batbout) sono fatte al momento e vengono servite ancora calde e a fine pasto e possibile assaggiare i dolci di pasta kataifi con miele e frutta secca, magari con un tè.

🕒 Orari: aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 15:30.

Indirizzo: 📍 Nazlet El-Semman, Al Haram, Giza Governorate 3512201, Egitto

→ Con la pancia piena ci siamo diretti alla Grande Sfinge di Giza, lunga più di 70 metri ed alta 20 metri. Questa figura mitologica dal corpo di leone e dalla testa umana, si trova di fronte alla Piramide di Chefren per volere proprio di quest’ultimo ed è posta lì per vegliare sul suo monumento, assistendo ogni giorni al sorgere del sole. Il naso fu distrutto nel 1378 per volere dello sceicco Muhammad Ṣāʾim al-Dahr, irritato per i doni che gli agricoltori offrivano alla statua e non alla sua confraternita. Si pensava erroneamente che fosse stato distrutto durante le spedizioni napoleoniche poiché nel 1804 vennero pubblicate delle riviste in cui la Sfinge aveva il naso, ma in alcune immagini di 67 anni prima quest’ultimo era già assente.

CURIOSITA’: Secondo alcuni sensitivi, sotto la sfinge sarebbe sepolta la “stanza dei registri”, una specie di biblioteca contenente tutta la conoscenza degli antichi egizi raccolta in rotoli di papiro.

CURIOSITA’: i turisti si fotografano mentre baciano la Sfinge, è quasi un must da fare quando si visita il Cairo, e noi non ce lo siamo fatto ripetere 2 volte.

Coordinate: 📍 29°58′30.97″N 31°08′15.65″E

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Giro in quad nel deserto: dopo aver visitato il complesso di Giza abbiamo fatto un giro nel deserto in quad al tramonto partendo dalla città. Quest’esperienza è stata senz’altro divertente, ma ci ha fatto quasi toccare con mano la povertà della città che abbiamo attraversato per arrivare sull’altopiano di Giza. Siamo partiti con i responsabili dei mezzi che si sono seduti sulla parte anteriore assicurandosi di farci mantenere sempre una fila altrimenti avremmo rischiato di scontrarci con passanti, cavalli, cammelli e altri quad. Abbiamo avuto a disposizione un’ora per sfrenarci sulle dune con vista piramidi, e poi siamo tornati al punto di partenza dove ci aspettava il nostro autista con il transfer.

⚠️ Indossa delle scarpe vecchie per il giro in quad perché potresti (non per forza ma c’è il rischio) sporcare le scarpe di olio del motore.

👇 Noi avevamo già il pacchetto incluso nel viaggio, ma se ti va di provare quest’esperienza ti lasciamo il link per acquistare il biglietto:

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→ Per scaricare l’adrenalina della corsa nel deserto siamo andati da Oasis, un negozio di profumi e spezie. Ci siamo accomodati sui divanetti dove ci hanno servito del tè ed una brochure con le fragranze in vendita. Ci hanno fatto sentire profumi per donna e uomo, essenze per la casa, ci hanno cosparsi di creme ed oli profumatissimi e ci hanno fatto respirare dei suffumigi alla menta per il naso congestionato… una bomba. La particolarità dei profumi è che sono senza alcol, sono infatti un po’ più oleosi del normale. Noi abbiamo acquistato la fragranza “Narciso”, veramente buona. In vendita ci sono anche i profumatori e le boccettine in vetro per chi vuole conservare la propria fragranza in questi contenitori eleganti. Anche in questo caso CONTRATTA! Terminati gli acquisti dei profumi siamo andati nella stanza delle spezie dove ci hanno offerto dei datteri confezionati singolarmente; alcuni tè erano davvero profumatissimi.

Indirizzo: 📍 edifici El Shams, dietro il Méridien Pyramids Hotel & Spa (non siamo riusciti a reperire un indirizzo).

SAQQARA

→ Scendendo per poco più di 28 km a sud del Cairo siamo arrivati alla necropoli di Saqqara. La prima tappa è stata la mastaba di Kagemni, funzionario del Faraone Teti, all’interno della quale ci sono tantissimi disegni e geroglifici perfettamente conservati. Sin dall’ingresso si può notare la sua autobiografia da cui si evince l’importanza datagli dal faraone: La maestà di Teti, mio ​​Signore, colui che vive in eterno, mi ha nominato capo di tutti gli uffici, in servizio a qualsiasi ora presso la Residenza. Sua Maestà aveva fiducia riguardo a tutte le cose che aveva ordinato che fossero fatte, perché ero capace, perché ero apprezzato da Sua Maestà”. Quest’uomo, oltre ad essere sposato con Sesheshet (figlia di Teti) era anche Visir, tesoriere del Faraone, Ministro della giustizia, sacerdote di Anubi e Min, vantando più di 50 titoli. Era talmente importante da essere seppellito accanto alla Piramide di Teti.

La sua tomba era una mastaba, ovvero una struttura di forma rettangolare che precedeva a livello temporale le piramidi. In questo caso la mastaba ha la forma di una L, e da subito al suo interno ci s’imbatte in una serie di geroglifici rappresentanti la vita quotidiana: si possono notare persone intente a mungere il bestiame, a cacciare animali e a raccogliere e trasportare prodotti agricoli; tutto questo rappresenta l’abbondanza e le ricchezze che Kagemni possedeva, illustrate per poterne giovare anche nell’aldilà. Nella penultima foto c’è la “falsa porta” della sala delle offerte; questa doveva essere un diversivo per gli sciacalli che entravano nelle tombe per saccheggiarle. Aprendo la falsa porta e trovandosi un “finto” bottino, i ladri si sarebbero dovuti accontentare lasciando i veri tesori ed il corredo funebre nascosti ai loro occhi.

Indirizzo: 📍 V6GC+8JV, Pyramid of Djoser Rd, Saqarah, Badrshein, Giza Governorate 3352001, Egitto

Piramide di Teti: è la tomba più a nord di tutte e dall’esterno sembra un ammasso di sabbia. Non è difficilissimo entrarci, ci si deve abbassare per poco ed è meno angusta della Piramide di Giza. Dopo la prima rampa in discesa ed un paio di cunicoli ci si ritrova davanti a muri tappezzati di geroglifici ed una volta con stelle incise rivolte verso Est, siamo nella sala dove c’è un enorme blocco in granito nero con delle incisioni all’interno che un tempo dovevano essere dorate; qui giaceva il corpo del faraone, mummificato e riposto in un sarcofago, ucciso probabilmente dalle sue guardie del corpo. Tra i tanti geroglifici che ricoprono le pareti, si ripropongono spesso i cartigli con il nome di Teti.

Cartiglio: disegno racchiuso in un cerchio, o meglio in un ovale costituito da una corda annodata verso il basso che stava a simboleggiare l’eternità. All’interno del cartiglio venivano scritti in geroglifico i primi 2 dei 5 nomi del faraone in quanto i restanti 3 erano titoli.

🕒 Orari: aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 17:00.

COORDINATE: 📍 29°52'9.360000001"N, 31°12'59.780000002"E

Piramide a gradoni di Djoser: si tratta di una piramide diversa da quelle a faccia apparentemente liscia di Giza, poiché è costituita da 6 mastabe di dimensione decrescente, posizionate una sopra l’altra. Questa è, quindi, la prima piramide costruita dopo le tombe piane, voluta dal Faraone Djoser (appartenente alla III Dinastia, nonché fondatore dell’Antico Regno), per poter raggiungere facilmente il cielo dopo la sua morte. Alla base della piramide, l’architetto reale Imhotep fece istallare 11 pozzi collegati alle gallerie che portavano alle camere funerarie di principesse e bambini, nelle quali sono stati trovati un sarcofago in alabastro, vasi, piatti e pietre; altre teorie fanno pensare che i pozzi fossero serviti per innalzare la struttura con un sistema idraulico. Per poter raggiungere la piramide bisogna attraversare la cinta muraria del complesso funerario attraverso il colonnato.

🕒 Orari: aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 16:30.

Indirizzo: 📍 V6C8+GP2, Badrshein, Giza Governorate 3352001, Egitto.

DAHSHUR

Percorrendo circa 12 km ancora più a sud di Saqqara, siamo arrivati a Dahshūr (un villaggio abbastanza umile), per vedere la Piramide romboidale di Snefru, che segna il passaggio dalle piramidi a gradoni a quelle iconiche a facciata liscia che tutti conosciamo. La caratteristica di questo memoriale è la diversa angolazione che compone le 4 facce, in quanto da terra a circa la metà della struttura si ha un’inclinazione di 54° e 46’ mentre dalla metà all’apice l’angolo d’inclinazione si riduce a 44°, probabilmente per non far collassare il tutto. Da qui l’appellativo di “romboidale”. Non contento del risultato, il Faraone Snefru ordinò la costruzione di un’altra piramide a poche centinaia di metri da questa, che sarà a tutti gli effetti la prima piramide a facce lisce della storia: la Piramide Rossa. E’ possibile entrare nella piramide rossa, ma è più difficoltoso di quella di Cheope a Giza.

🕒 Orari piramide romboidale: aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 16:00.

Indirizzo piramide romboidale: 📍 Q6R5+5PG, Badrshein, Giza Governorate 3300001, Egitto.

🕒 Orari piramide rossa: aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:00.

Indirizzo piramide rossa: 📍 Red Pyramid, Al Giza Desert, Giza Governorate 3300001, Egitto.

MENFI

Rientrando da Dahshur e Saqqara ci siamo fermati a Menfi, un tempo capitale dell’Antico Regno, che si trova a circa una ventina di km dal Cairo. Considerata la “bilancia tra le due terre” per via della sua posizione tra l’Alto ed il Basso Egitto, oggi è considerata un museo a cielo aperto per i reperti archeologici tra cui la Sfinge di Alabastro ed il Colosso di Ramses II.

Sfinge di Alabastro: alta circa 4 metri e lunga 7 metri e scolpita presumibilmente tra il 1700 ed il 1400 a.C., questa statua si pensa fosse dedicata ad Hatshepsut, regina della XVIII Dinastia, sebbene non ci siano testimonianze scritte a riguardo. Di certo si sa che questa donna è stata la seconda nella storia a detenere il titolo di Faraone; infatti non a caso, nelle raffigurazioni che ci sono pervenute, la regina indossa copricapi tradizionali dei sovrani egizi e, talvolta, come nel caso della Sfinge di alabastro, la “barba finta”.

CURIOSITA’: La regina Hatshepsut è stata la moglie del Faraone Thutmose II, la cui notizia del ritrovamento della sua tomba si è diffusa proprio nei giorni in cui noi siamo stati in Egitto, ed è stata la prima grande scoperta dopo 100 anni dal ritrovamento dei resti di Tutankhamon.

Colosso di Ramses II: è una statua alta poco più di 10 metri, o meglio lunga, visto che si trova stesa non avendo la parte inferiore su cui poggiare. Rappresenta il Faraone Ramses II, il più grande faraone d’Egitto nonché terzo sovrano della XIX Dinastia del Nuovo Regno, morto intorno ai 90 anni di età. La statua è priva di piedi che vennero distrutti all’epoca della creazione della stessa; le gambe, posizionate una davanti all’altra come se la statua fosse in movimento, hanno la cosiddetta “posa militare” che simboleggia la potenza del faraone. Sul capo c’è il tradizionale nemes con una doppia corona che rappresenta l’Alto ed il Basso Egitto. Il corpo è cosparso di cartigli recanti i suoi primi 2 nomi.

🕒 Orari: aperto tutti i giorni dalle 8:00 alle 16:00.

Indirizzo Rovine di Menfi: 📍 Mit Rahinah, Badrshein, Giza Governorate 3364932, Egitto.

👉 Se vuoi visitare anche tu Menfi, Saqqara e Dahshur con possibilità di fare un giro in Feluca allora CLICCA QUI! I prezzi variano in base all’aggiunta della sosta pranzo e della guida.

Giro in feluca sul Nilo: rientrati dal tour a Saqqara, Dahshur e Menfi ci siamo rilassati facendo un giro di un’ora sulla feluca, un’imbarcazione a vela con l’albero curvo, tipica egiziana. Abbiamo ballato, bevuto del tè ed ascoltato i racconti della nostra guida che ci ha accompagnati per tutto il tempo ammirando il sole che tramontava.

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Cittadella di Ṣalāḥ al-Dīn (o di Saladino): realizzata tra il 1176 ed il 1183 per volere del sovrano curdo, sultano d’Egitto, Siria, Yemen e Hijaz, questa fortezza ha avuto lo scopo di proteggere la città dai crociati. All’interno delle mura c’è la Moschea di Muhammad Ali, progettata per ricordare la Moschea Blu di Istanbul, infatti il suo interno è molto simile. A differenza di molte moschee dove c’è molto rigore nel coprire il capo e togliere le scarpe, in questa vengono dati dei copri calzari in modo da non dover rimuovere le scarpe e non c’è nessuno all’ingresso a dirti come devi mettere il velo in testa. Ad ogni modo è bene, quando si va in un luogo con usanze diverse dalle proprie, adeguarsi rispettando il culto locale, soprattutto se siamo noi a scegliere di entrare in quel determinato luogo. Se sei una donna e scegli di venire in questa moschea assicurati di portare con te qualcosa per coprire il capo. Sul retro della moschea c’è una terrazza da cui si può ammirare il panorama della città.

All’interno della cinta muraria della Cittadella oltre alla Moschea di Muhammad Ali ci sono anche la Moschea del Sultano Hassan e la Moschea di Ahmad Ibn Tulun (la più grande del Cairo); è possibile, inoltre, visitare il Museo della Polizia, il Palazzo Gawhara (Palazzo dei gioielli) ed il Museo militare.

💳 Anche l’ingresso alla Cittadella, come per i siti archeologici, va pagato con carta di credito/debito.

🕒 Orari: aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 16:30.

Indirizzo: 📍 Al Abageyah, El Khalifa, Cairo Governorate 4252360, Egitto.

Mercato Khan el-Khalili: qui nel mercato più grande e famoso del Cairo, risalente al XIV secolo, puoi trovare tantissime spezie e profumi, abiti arabi (come la galabia per il deserto o vestiti per la danza del ventre), tappeti e lampade favolose. C’è molto caos, specialmente nelle ore di punta, quindi presta attenzione a non perderti tra la folla e se devi acquistare qualcosa metti in pratica l’arte della contrattazione. Per strada non è insolito trovare persone che improvvisano uno stand dove offrono delle piadine con qualche salsa; non c’è nulla di strano, i cittadini si mettono a disposizione dei meno abbienti offrendo un pasto, ma in realtà chiunque può attingere da questo banchetto pop-up.

🕒 Orari: aperto dalle 9:30 a mezzanotte.

Indirizzo: 📍 El-Gamaleya, El Gamaliya, Governatorato del Cairo 4331302, Egitto.

Suq Khan el-Khalili - Image by © Caravel of travel.

Cafè El Fishawy: è conosciuto anche come “Caffè degli specchi” ed è aperto dal 1797. Famoso per aver ospitato il premio Nobel per la letteratura Naguib Mahfouz e l’ultimo monarca egiziano, il Re Fārūq, questo caffè più famoso del Cairo serve il tè alla menta ed il qahwa, il caffè egiziano speziato. Noi abbiamo preso entrambi. Il caffè è molto discusso, ma è solo perché siamo italiani e non accettiamo alcun tipo di bevanda diversa dalla nostra chiamata caffè… non è malvagio, è solo diverso. Il locale è raggiungibile dal mercato Khan el-Khalili attraversando i vicoletti nascosti.

🕒 Orari: aperto tutti i giorni dalle 12:30 all’una di notte.

Indirizzo: 📍 27X6+5XQ, Haret Khan Al Khalili, El-Gamaleya, El Gamaliya, Cairo Governorate 4331302, Egitto.

Museo egizio: aperto dal 1858, questo museo ospita collezioni che riportano indietro nel tempo di 4000 anni; nacque come un piccolo nucleo volto a proteggere i reperti archeologici dallo sciacallaggio, per poi crescere sino a diventare la costruzione in stile neoclassico che vediamo oggi. Attualmente gran parte delle opere è stata trasferita al GEM (Grande museo egizio) che apre ufficialmente le sue porte al pubblico da luglio 2025, ma è ancora possibile ammirare statue, sarcofagi, mummie, false porte, monili appartenuti ai grandi re dell’Antico Egitto. Tra le miriadi di manufatti spiccano quelli appartenuti a Tutankhamon, uno tra i più famosi faraoni, appartenente alla XVIII Dinastia: il suo sarcofago, la maschera funebre, la sedia, tutti in oro che spiccano tra i muri dell’edificio per la loro maestosità.

💰 Prezzo: circa 11€.

🕒 Orari: aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 17:00.

Indirizzo: 📍 El-Tahrir Square, Ismailia, Qasr El Nil, Cairo Governorate 4272083, Egitto.

Il nostro viaggio nella terra dei faraoni finisce qui, ma siamo certi che non perderai le nostre prossime avventure in giro per il mondo. Seguici su Instagram!

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